#ricerca accademica.
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Presentazione della Rivista di Storia, Arte e Archeologia per le Province di Alessandria e Asti: Un Viaggio nel Tempo tra Ricerca e Cultura
La nuova edizione 2024 sarà svelata il 22 ottobre presso la Biblioteca Civica di Alessandria, con approfondimenti su storia locale e ricerche archeologiche.
La nuova edizione 2024 sarà svelata il 22 ottobre presso la Biblioteca Civica di Alessandria, con approfondimenti su storia locale e ricerche archeologiche. Martedì 22 ottobre 2024, alle ore 17.30, la Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria ospiterà la presentazione della nuova edizione della Rivista di Storia, Arte e Archeologia per le Province di Alessandria e Asti. Fondata nel…
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acribistica · 3 months ago
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Oggi buongiorno dolceamaro (più amaro che dolce) con relatore che manda mail con ennesimo bando per la Svezia, stavolta uno coi controattributi che mi permetterebbe di richiedere perfino un soggiorno di ricerca lì se lo volessi. E ovviamente sarò come al solito costretta a mostrarmi eterna indecisa per i soliti motivi indichiarabili (cfr. salute in pasto ai cani) e a tergiversare come non mai. A quest’ora, se avessi accettato tutte le proposte rivoltemi fino ad oggi, pur avendo il vuoto siderale nel CV mi basterebbe avere questa serie di esperienze alle spalle per essere a cavallo, soprattutto in prospettiva della mia volontà di fare carriera accademica. Ricomincia quindi oggi il consueto lutto del non poter aderire e partire e l’incommensurabile vergogna del non poter spiegare il perché. Sono solo un corpo – anima e mente non trovano spazio, nella mia vita. E non posso nemmeno riferirlo.
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mezzopieno-news · 2 months ago
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Negli Stati Uniti, in California, la tribù Chumash ha raggiunto un risultato importante dopo nove anni di grande impegno: sarà il co-gestore del Santuario Marino Nazionale, una riserva di quasi 12.000 chilometri quadrati di acque costiere e offshore che si estende lungo 187.000 chilometri della costa centrale della California. Mai nella storia degli Usa era successo che venisse concessa la gestione di un’area protetta a una tribù di nativi.
Un traguardo storico importante che ha le sue radici nel 1969, anno a partire dal quale i Chumash hanno iniziato a sostenere la conservazione di questo ecosistema costiero che da sempre li ha accolti all’interno di un delicato equilibrio di coralli, alghe, squali, delfini, balene e foche. Per i Chumash il santuario non è solo la loro casa ma rappresenta soprattutto il loro legame con la propria storia: “Per preservare qualcosa, per proteggere qualcosa, le persone devono amarlo – ha dichiarato Violet Walker Sage, capo del Northern Chumash Tribal Council – e questo traguardo vuol dire darci l’opportunità di condividere le nostre storie e la nostra storia”. Il valore aggiunto rappresentato da questa co-gestione è dato dal fatto che adesso vi sarà l’opportunità di proteggere, gestire e tutelare in modo collaborativo le ricche risorse ecologiche e culturali dell’area, attingendo dalla conoscenza ecologica tribale generazionale, dai diversi input della comunità, e dalla ricerca accademica innovativa.
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Fonte: Chumash sancturay; foto di Pexels
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arcobalengo · 1 year ago
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NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini
Libera stampa. L’offensiva ucraina è fallita, ma guai a chi lo dice (in Italia)
Nessuno in Italia scriverebbe mai che la controffensiva ucraina è stata un fallimento, nonostante la stampa americana lo dica da mesi. Una frase così chiara certificherebbe il fallimento di un’intera classe politica e mediatica. Pensate a tutti quei direttori di reti televisive, speaker radiofonici, leader di partito, direttori di istituti di ricerca sulla politica internazionale, schierati contro la diplomazia all’inizio della guerra per la sconfitta della Russia. Potreste mai immaginare che la classe mediatica riconosca di essere moralmente e politicamente corresponsabile della tragica situazione in cui l’Ucraina si contorce con Mario Draghi che viene riproposto come una pietanza che si ripropone al Quirinale verso il giorno più stomachevole della Repubblica Italiana? I signori dei media ricorrono a due strategie per non dire che la controffensiva è un fallimento: la strategia della “lente d’ingrandimento” e quella del “domani è un altro giorno”. La strategia della “lente di ingrandimento” ingigantisce conquiste ucraine talmente limitate che, cartograficamente parlando, non sono nemmeno visibili sulla mappa. È il caso di Andriivka, a sud di Bakhmut, che equivale grosso modo alla conquista di Villa Lazzaroni a Roma sulla Tuscolana. Con la differenza che Villa Lazzaroni ospita qualche piccolo ripostiglio per gli utensili, mentre Andriivka non ha nemmeno quelli essendo stata rasa al suolo al costo di decine di migliaia di ucraini uccisi e una quantità impressionante di mezzi Nato distrutti. Conquistare Villa Lazzaroni in una settimana è un fallimento reale; conquistarla dopo oltre tre mesi di devastazioni e sofferenze umane indicibili è un fallimento fantasy. La ragione per cui i media ingigantiscono la conquista di Andriivka si spiega con l’intreccio nefasto tra potere politico, giornalismo mainstream e dipartimenti di scienza politica all’italiana. Crosetto sarà presto chiamato a inviare nuove armi per la distruzione definitiva dell’Ucraina e, quindi, i soliti (s)giornalisti e i soliti (s)direttori di dipartimento dovranno spiegare che la strategia di Biden funziona. Conquistare Villa Lazzaroni in tre mesi di super-massacri e centinaia di bambini ucraini sotto terra dimostra che Ursula von der Leyen ha capito tutto della guerra in Ucraina. Se poi il teatro dell’assurdo vacilla, ecco intervenire la strategia del “domani è un altro giorno”. Agli italiani bisogna sempre spiegare che la vittoria arriverà domani perché la Nato aveva dimenticato di inviare l’arma magica. Gli ucraini vinceranno grazie agli Himars. Anzi no, grazie ai Samp/T di Crosetto. Anzi no, grazie agli Abrams. Anzi no, grazie alle bombe a grappolo. Anzi no, grazie ai 40 caccia di quarta generazione in primavera però la Russia ne ha 1000 subito. La strategia del “domani è un altro giorno” consente di rimandare all’infinito il giorno in cui le televisioni dovranno dichiarare che l’Unione europea è guidata da una classe politica fallita sorretta da una classe mediatica e accademica iper-corrotta. Mi raccomando: si tenga nascosto agli italiani che la Russia ha ammassato circa 100.000 soldati, 900 carri armati e 555 sistemi di artiglieria per lo sfondamento dell’oblast di Kharkiv. Con il dissanguamento per Villa Lazzaroni, vorrò vedere come Kiev respingerà un assalto frontale di quel tipo. Ecco il paradosso: quando una classe politico-mediatica è perfettamente fallita, si rappresenta come perfettamente vittoriosa. Crosetto aiuta il Corriere della Sera e il Corriere della Sera aiuta Crosetto. In tal modo, un po’ con lo scotch, un po’ con collanti odorosi meno nobili, gli zombie si compattano.
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autolesionistra · 1 year ago
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Breve cronistoria dei viaggi nel tempo
[Ho scritto questo raccontino agostano vagamente sci-fi per la (bella) newsletter dello scartafaccio, facendo un giretto fuori dalla mia comfort zone. Lo incollo pure qui.]
A differenza dei princìpi che li regolano, per scalfire superficialmente i quali è stato - letteralmente - necessario un Einstein, la meccanica empirica dei viaggi nel tempo è incredibilmente rozza; realizzare strumenti per sfruttarla è di relativa semplicità ed è un traguardo raggiunto cinque volte nella storia dell’umanità (se dopo la stesura di questo testo se ne aggiungessero altre il lettore tenga conto che questo numero potrebbe sia aumentare che diminuire).
Il primo essere umano a costruire una rudimentale macchina del tempo fu l’assiro Adad-Nirari, nell’810 a.C. a Tarso. Tuttavia, non ne capì il vero funzionamento e ritenne di aver creato un sistema magico per fare sparire le cose. Non avendo gli Assiri all’epoca grossi problemi di smaltimento rifiuti, fu per lo più ignorato o preso per pazzo. Nel tentativo di convincere i suoi concittadini dell’importanza della sua scoperta fece sparire un ingente quantitativo di oggetti e animali, fra cui spiccano:
- una coppetta in terracotta che si materializzò nel 1912 sotto la coltre di permafrost svedese, creando una serie di grattacapi all’archeologo Erik Sjöqvist e costandogli quasi la carriera - una pecora che fu spedita nel giurassico superiore, prontamente divorata da un allosauro che passò il resto della sua infruttuosa esistenza a cercare altre prede così gustose. La sparizione della pecora fu mal digerita (tranne che dall’allosauro): il proprietario pretese un risarcimento da Adad-Nirari che distrusse poi la sua creazione per stizza.
Per la seconda macchina del tempo toccò attendere il 1652 quando il gesuita Giuseppe Adami, di stanza al Collegio di Messina, riuscì a costrurine una nei sotterranei dell’edificio. Fu il primo a capire l’importanza del legame fra coordinate spaziali  e temporali ma per un misto di impazienza e di ostinata devozione al sistema tolemaico il suo primo esperimento finì in tragedia: tentò di mandare Agostino, il gatto del collegio, di una frazione di secondo nel futuro e se lo ritrovò materializzato nel basso ventre. I suoi confratelli attratti dalle urla lo trovarono riverso con il muso di Agostino che gli spuntava dalla schiena. Per non correre rischi lo arsero al rogo ancora agonizzante.
Quasi contemporaneamente, nel 1653, una nobile di Guangzhou di raro intelletto, Mei Zhaozhong, arrivò a scoperte analoghe. Passò dodici anni mandando di pochi istanti nel futuro sassetti del suo giardino e misurandone le apparizioni fino ad arrivare a capire con buona approssimazione la corretta correlazione fra coordinate temporali e spaziali. I suoi studi furono bruscamente interrotti da una malattia debilitante. Allo stremo delle forze decise di visitare il futuro nel poco tempo rimastole e si materializzò nel mercato del pesce di Huanan nel dicembre 2019, dove riuscì appena a guardarsi intorno prima di spirare circondata da una folla di curiosi che iniziarono ad avere sintomi febbrili qualche giorno dopo.
La quarta macchina del tempo fu costruita nel 1997 da Roberto Saluzzi, un dottorando del dipartimento di fisica e astronomia dell’università di Padova. Scoprì mentre ne stava ultimando la messa a punto che non gli sarebbe stata rinnovata la borsa di studio per l’anno successivo e considerazioni di carattere personale sopravanzarono quelle di ricerca accademica: usò la sua creazione per andare nel 1969 e gambizzare quello che sarebbe poi diventato il coordinatore dei corsi di dottorato di ricerca (evento che fu erroneamente attribuito a moventi politici); utilizzò poi la sua istruzione avvantaggiata per fare a sua volta carriera accademica. Evitò accuratamente ogni rischio di incontrare sé stesso nel timore di creare un paradosso temporale fino ad un preciso giorno del 1997, arrivato il quale tornò al suo vecchio appartamento immaginandoselo deserto con la macchina del tempo appena utilizzata. Lo trovò invece occupato da tre albanesi e si interrogò se questo andasse a conferma dell’esistenza del multiverso o del fatto che si fosse in qualche modo rintanato in un mondo di sua invenzione (dubbio per la verità che attanaglia chiunque prima o poi) e abbandonò ogni studio nel campo per darsi ai tornei di burraco.
La quinta e ultima vicenda vide come protagonista Aidana Komi, un’anziana professoressa dell’università di Tirana che dopo aver realizzato il suo dispositivo nel 2023 venne assalita da sensati timori di alterazione del continuum. Decise quindi di alimentare un’intelligenza artificiale dandole in pasto un quantitativo ingente di libri di storia e quotidiani interrogandola su quale sarebbe stato il viaggio temporale più utile per il benessere dell’umanità e imponendosi di seguire alla lettera la risposta, qualunque sarebbe stata. Il verdetto fu di recarsi a Padova nel 1996 e convincere il dottorando Roberto Saluzzi a cambiare appartamento. Aidana con qualche perplessità portò a termine il compito, approfittandone per collocare nell’appartamento rimasto sfitto un paio di cugini desiderosi di trasferirsi in Italia.
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drclaudiosaracinodcsworld · 27 days ago
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L'ipnosi professionale è stata studiata per i suoi effetti positivi sull'autostima, grazie alla capacità di influenzare schemi di pensiero negativi e migliorare l'immagine di sé. Di seguito, elenco 10 ricerche scientifiche rilevanti e 3 testimonianze di personaggi celebri sul tema.
Ricerche scientifiche accreditate
Kirsch, I., & Lynn, S. J. (1995) - "The Altered State of Hypnosis: Changes in Self-Perception and Self-Confidence" Questa ricerca ha dimostrato che l'ipnosi può modificare le percezioni di sé e incrementare la fiducia personale, con risultati visibili dopo poche sessioni.
Green, J. P., & Lynn, S. J. (2010) - "Enhancing Self-Esteem with Hypnotic Intervention: A Controlled Study" Lo studio ha mostrato un aumento dell'autostima tra i partecipanti che hanno seguito un ciclo di ipnosi per potenziare la propria percezione di sé.
Alladin, A. (2016) - "Integrating Hypnosis with Positive Psychology to Improve Self-Esteem and Resilience" Alladin ha analizzato l’uso combinato di ipnosi e psicologia positiva, riscontrando un miglioramento significativo dell'autostima e della resilienza dei partecipanti.
Gafner, G. S., & Benson, E. (2001) - "Hypnosis as an Intervention for Enhancing Self-Confidence" Questa ricerca ha evidenziato che l'ipnosi aiuta le persone a superare convinzioni limitanti, rafforzando la fiducia in se stessi.
Heap, M. (2008) - "Hypnosis and Cognitive Behavioral Therapy for Self-Esteem: A Review" Un'analisi sugli effetti combinati di ipnosi e terapia cognitivo-comportamentale, con risultati positivi nel trattamento di bassa autostima e autocritica.
Barabasz, A., & Watkins, J. G. (2005) - "Hypnosis in Enhancing Self-Efficacy for Academic Performance" Lo studio ha dimostrato come l'ipnosi sia utile nel migliorare la fiducia accademica e l'autoefficacia nei giovani adulti.
Brown, D. P., & Fromm, E. (1986) - "Hypnotherapy for Low Self-Esteem in Adolescents: A Longitudinal Study" Questo studio a lungo termine ha monitorato adolescenti sottoposti a ipnosi per bassa autostima, con miglioramenti evidenti e duraturi.
Yapko, M. D. (2011) - "Mindfulness and Hypnosis: The Integration in Enhancing Self-Acceptance" Yapko ha esplorato l'ipnosi associata alla mindfulness, dimostrando come incrementi l'accettazione di sé e l’autostima.
Elkins, G. R., & Johnson, A. K. (2009) - "Hypnosis and Relaxation Therapy for Self-Confidence in Athletes" La ricerca ha esaminato atleti che usano l’ipnosi per migliorare la sicurezza in sé, con risultati significativi nella performance sportiva.
Hammond, D. C. (2013) - "Hypnosis in Treating Self-Esteem Deficits in Individuals with Anxiety Disorders" Hammond ha mostrato come l'ipnosi riduca l'ansia sociale e potenzi l'autostima nei soggetti con problemi d’ansia.
Testimonianze di personaggi celebri
Tiger Woods Il celebre golfista ha dichiarato di usare l'ipnosi per migliorare la concentrazione e l'autostima nei momenti di alta pressione, aiutandolo a mantenere il controllo e la fiducia durante le competizioni.
Matt Damon Damon ha pubblicamente elogiato l'ipnosi per averlo aiutato a smettere di fumare e migliorare la sua autostima, dichiarando di sentirsi più sicuro e determinato nella sua carriera dopo il trattamento.
Oprah Winfrey Oprah ha menzionato più volte come l'ipnosi abbia avuto un ruolo nella sua crescita personale e professionale, aiutandola a superare paure e a costruire una forte autostima.
Queste ricerche e testimonianze evidenziano come l'ipnosi possa essere uno strumento efficace per migliorare l'autostima e la fiducia in se stessi.
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vaerjs · 2 months ago
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Se avete due minuti in cui vi annoiate alla fermata del bus, questo questionario può aiutare una giovane fanciulla a laurearsi.
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carmenvicinanza · 2 years ago
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Kimberlé Crenshaw
https://www.unadonnalgiorno.it/kimberle-crenshaw/
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Kimberlé Crenshaw, avvocata e attivista statunitense esperta in teoria critica della razza è la donna che ha rivoluzionato il femminismo.
Per prima, infatti, ha introdotto il concetto di intersezionalità come ipotesi sociologica in un articolo scritto per il Forum legale dell’Università di Chicago nel 1987.
Dal titolo Emarginare l’intersezione tra razza e genere: una critica femminista nera della dottrina dell’antidiscriminazione, della teoria femminista e della politica antirazziale, forniva uno studio che evidenzia la discriminazione a cui sono soggette le donne nere e precarie negli Stati Uniti.
Kimberlé Crenshaw definisce l’intersezionalità come una situazione in cui una persona mette insieme caratteristiche razziali, sociali, sessuali e spirituali che la rendono soggetta a diverse forme di discriminazione. La sfida particolare è che le leggi guardano al genere e alla razza separatamente e di conseguenza le afroamericane e le altre donne di colore sperimentano forme di discriminazione sovrapposte e la giurisprudenza, ignara di come combinarle, le lascia senza giustizia.
Specializzata in diritto costituzionale, insegna alla UCLA School of Law e alla Columbia Law School dove ha fondato il Center for Intersectionality and Social Policy Studies.
Presiede anche il Center for Intersectional Justice  di Berlino.
Nata a Canton, in Ohio, il 5 maggio 1959, la prima laurea conseguita è stata in scienze politiche e  africanistica. Ha conseguito un dottorato a Harvard e un master all’Università del Wisconsin. Successivamente si è laureata in giurisprudenza all’Università della California di Los Angeles ed è diventata docente universitaria nel 1995.
Tiene seminari e conferenze in tutto il mondo. I suoi interessi di ricerca, divulgazione e formazione sono i diritti civili, il femminismo nero, il concetto di razza, il razzismo e i loro legami con la legge.
È direttrice e fondatrice del think tank African American Policy Forum che si concentra su questioni di genere e diversità con la missione di costruire ponti tra ricerca accademica e discorso pubblico nell’affrontare la disuguaglianza e la discriminazione.
Fa parte della Women’s Media Initiative e collabora con varie riviste tra cui Ms Magazine e The Nation. È una commentatrice regolare del The Tavis Smiley Show.
Ha scritto il documento di base sulla discriminazione razziale e di genere per la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sul razzismo, fatto parte del Comitato per la ricerca sulla violenza della National Science Foundation Against Women e del gruppo del CNR sulla ricerca sulla violenza contro le donne.
Nel 2015, è stata inserita nell’Ebony Power 100 ed è risultata al primo posto nella classifica delle personalità femministe della rivista Ms Magazine. L’anno successo ha parlato di intersezionalità in un seguitissimo Ted Talk.
Dal 2018 conduce il podcast Intersectionality Matters.
È molto attiva nel movimento Say Her Name, che cerca di far fuoriuscire dall’invisibilità le donne nere vittime della violenza della polizia.
Il suo lavoro ha influenzato la stesura della clausola di uguaglianza nella Costituzione del Sud Africa.Si è occupata ampiamente anche di molestie sul posto di lavoro.
Tra i vari libri scritti ricordiamo:
Parole che feriscono: teoria della razza critica, discorso d’assalto e primo emendamento e Teoria della corsa critica: documenti chiave che hanno plasmato il movimento.
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likarotarublogger · 2 years ago
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Avv. Prof. Giovanni Bonato uno dei pochissimi avvocati italiani cassazionisti che è anche avvocato in Brasile e che si occupa di cittadinanza italiana per brasiliani.
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Formazione accademica Laurea in Giurisprudenza con lode nel 2001 presso l'Università La Sapienza di Roma. Ha superato l'esame per l'esercizio della professione forense in Italia (2004), in Francia (2012) e in Brasile (2018). Ha conseguito il dottorato di ricerca in diritto processuale civile nel 2007 presso l'Università La Sapienza di Roma e l'Università di Parigi. Attualmente è professore di ruolo in diritto processuale e comparato presso l'Università di Parigi Nanterre. Visiting professor in varie Università brasiliane, tra cui l'Università di San Paolo - USP.
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Indirizzo dell'uffici: Avenida Augusto de Lima, 1800, Barro Preto, Belo Horizonte - MG, Cep: 30190-916, sala 1803.
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BELO HORIZONTE . BRASILE
La nostra più grande differenza è avere il Prof. Avv. Giovanni Bonato, italiano, avvocato con piena e indipendente attuazione in Italia e Brasile, che partecipa dall'inizio alla fine del tuo processo, offrendo sicurezza per te e per i tuoi familiari. Abbiamo uffici in Brasile in San Paolo e Belo Horizonte, a Roma in Italia e a Parigi in Francia, fornendo un servizio dedicato, serio e affidabile per ottenere la cittadinanza italiana.
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ROMA.ITALIA
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PARIGI. FRANCIA
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SAN PAOLO. BRASILE.
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BELO HORIZONTE. BRASILE
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Belo Horizonte è una città brasiliana, la capitale dello stato di Minas Gerais. La sua popolazione stimata dall'IBGE per il 1 luglio 2021 era di 2.530.701 abitanti,[4] essendo il sesto comune più popoloso del paese, il terzo nella regione sud-est e il primo nel suo stato.[8] Con una superficie di circa 331 km², ha una geografia diversificata, con colline e pianure. Con una distanza di 716 chilometri da Brasilia, è la seconda capitale dello stato più vicina alla capitale federale, dopo Goiânia.
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Belo Horizonte, Brasile città dove il nostro connazionale Avv. Prof. Giovanni Bonato tra lavoro e l'amore ha scelto di vivere qui insieme alla sua bellissima famiglia.
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Avv. Prof. Giovanni Bonato, nato a Roma, trasferito per lavoro a Belo Horizonte, in Brasile, dopo poco ha trovato la sua anima gemella che ora è sua moglie, la dottoressa di chirurgia plastica Melissa Queiroz, insieme al bellissimo bambino Leonardo, che è il frutto del loro amore.
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Per contattare avv. prof Giovanni Bonato :
Telefono :005511959177209
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Famiglia Bonato & Queiroz.
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Avv.Prof Giovanni Bonato la sua moglie Dottoressa Melissa Queiroz insieme alla fashion blogger Elena Rodica Rotrau
L'articolo di @elenarodicarotaru-blog @likarotarublogger
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colonna-durruti · 2 years ago
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~La cosa più degradante è questo continuo tradurre in soldi, in denaro, ogni risorsa dell’uomo, quelle fisiche come quelle intellettuali~
GIANMARIA VOLONTE'
+6 dicembre 1994.
"Noi vogliamo una filosofia libera
una libera ricerca scientifica.
Mentre voi imponete la vostra volontà di sopraffazione.
Noi vogliamo l'autonomia del pensiero e della scienza da ogni autorità religiosa, civile o accademica
Voi volete soffocare ogni manifestazione dello spirito
Che possano essere scacciati dalla Sorbona e da ogni università i bigotti ed i pedanti!
Questa università non aperta a tutti non è giusta.
Le cattedre ai sapienti non ai dogmatici!
I banchi a disposizione di chiunque abbia amore per le scienze!
Un insegnamento veramente libero
Una società in cui il lavoro delle mani e dell'ingegno siano onorati in equal misura!"
Gian Maria Volonté in Giordano Bruno
[regia di Giuliano Montaldo, 1973]
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enkeynetwork · 16 days ago
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pier-carlo-universe · 9 days ago
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Inaugurato il Laboratorio Integrato di Metabolomica: un traguardo per la ricerca medica. Un progetto innovativo nato dalla sinergia tra DAIRI e DISIT
All’interno della IV Settimana della Ricerca dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) è stato inaugurato il Laboratorio Integrato di Metabolomica, un’iniziativa di eccellenza che rappresenta un significativo progresso nel campo della ricerca biomedica
All’interno della IV Settimana della Ricerca dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) è stato inaugurato il Laboratorio Integrato di Metabolomica, un’iniziativa di eccellenza che rappresenta un significativo progresso nel campo della ricerca biomedica e clinica. Un laboratorio all’avanguardia per diagnosi e terapie personalizzateIl nuovo laboratorio, frutto della collaborazione tra i…
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weirdesplinder · 1 month ago
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SAGGI STORICI DA SCOPRIRE E RISCOPRIRE
In una società che è sempre meno dotata di spirito critico, che non vuole analizzare i fatti o i contesti, ma si accontenta di ricevere dati come fossero caramelle e  se li mette in bocca senza neppure controllare che non siano avvelenate, e in cui si è convinti che le notizie siano solo dei flesh di immagini estrapolate da chissà dove e chissà perchè, che probabilmente all'inizio avevano un loro significato ma ora vengono riutilizzate per Dio solo sa cosa, credo sia importante insegnare alle nuove generazioni, o meglio reinsegnargli l'importanza del ragionamento critico e del farsi delle opinioni basandosi su ricerche approfondite.
Occorrerebbe che la scuola tornasse a cercare di far loro capire l'importanza di analizzare i fatti, di allargare il proprio punto di vista, e secondo me il miglior modo per farlo sarebbe spingerli a leggere dei saggi storici, dove degli studiosi appunto analizzano la storia da diversi punti di vista dopo aver raccolto dati, messo a punto teorie e averle poi testate raccogliendo ancora più dati.
 Detta così potrebbe sembrare una sterile ricerca accademica, ma non è affatto così, la storia siamo noi, noi siamo il frutto della storia e conoscerla significa conoscere noi stessi e il mondo in cui viviamo, perché la storia tende a ripetersi ciclicamente. Le guerre stesse oggi come ieri non sono solo frutto di un problema politico, ma di problemi economici e sociali globali, ogni tot di decenni 'accade' una guerra per diversi scopi e motivi per riequilibrare il potere economico e varie crisi macroscopiche è endemico ed è un fenomeno ampiamente studiato dagli storici.
 Detto questo, leggere dei saggi storici non è solo utile ed educativo può anche essere molto piacevole e può permetterci di scoprire ed esplorare molte curiosità interessanti e appassionanti. E la cosa più bella di questo genere di letteratura è che si possono trovare saggi storici praticamente su ogni argomento: il make up ai tempi di Luigi XV, i cibi all'epoca di Lorenzo De' Medici, i servizi igienici nel medioevo, le streghe di Salem, ecc.....
 Quindi potete cercare i saggi storici sui vostri argomenti preferiti e leggere quelli. Io oggi vi propongo alcuni dei miei saggi storici preferiti, ma la scelta come vi dicevo, è infinita.
 I benandanti, di Carlo Ginzburg
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 Trama: Nel leggere le testimonianze di questi contadini friulani, uomini e donne, vissuti tra '500 e '600, si è afferrati, come lo furono gli inquisitori, dallo stupore che si prova di fronte a qualcosa di assolutamente inaspettato. «Di notte, in casa mia, et poteva essere quattro hore di notte sul primo somno» racconta il benandante Paolo Gasparutto «mi apparse un angelo tutto tutto d'oro, come quelli delli altari, et mi chiamò, et lo spirito andò fuori ... Egli mi chiamò per nome dicendo: “Paulo, ti mandarò un benandante, et ti bisogna andare a combattere per le biade” ... Io gli resposi: “Io andarò et son obediente”». Spinti dal destino perché nati con la camicia – cioè involti nel cencio amniotico – i benandanti combattevano in spirito, tre o quattro volte all'anno, armati di mazze di finocchio, contro gli stregoni armati di canne di sorgo, per assicurare l'abbondanza dei raccolti. Gli inquisitori si convinsero che dietro questi racconti si nascondeva il sabba diabolico: i benandanti non erano nemici di streghe e stregoni, come affermavano, bensì streghe e stregoni essi stessi.
 Il formaggio e i vermi Il cosmo di un mugnaio del '500, di  Carlo Ginzburg
Link: https://amzn.to/4fh0PyB
 Trama: Pubblicato per la prima volta nel 1976, racconta la vicenda del mugnaio friulano Domenico Scandella detto Menocchio, messo a morte dall'Inquisizione alla fine del Cinquecento, ha fatto il giro del mondo, mostrando come sia possibile, attraverso gli archivi inquisitoriali, cogliere le voci di individui che spesso non compaiono, o compaiono solo in maniera indiretta, nella documentazione storica: dai contadini alle donne. Il mugnaio Menocchio era senza dubbio una figura straordinaria, percepita come anomala anche dai suoi compaesani; l'ampiezza delle sue letture, la ricchezza delle sue reazioni ai libri, l'audacia delle sue idee non finiscono di stupire.
 Eretici ed eresie medievali di Grado Giovanni Merlo
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 Trama: Fra il XII e il XIII secolo, al moltiplicarsi delle esperienze religiose fa riscontro l'intolleranza ecclesiastica verso ogni forma di autonomia quale espressione di una volontà di inquadramento tesa a dirigere ogni aspetto della vita degli uomini. La sintesi non fu sempre possibile. Ne derivarono esclusioni, anche violente, e integrazioni proficue. Una parte prevalse, l'altra soccombette: storicamente vinti furono gli eretici, vincitori gli uomini di chiesa. Poiché il conflitto fu tra singoli e gruppi, il libro ruota intorno a figure-cardine individuali e collettive: da Pietro di Bruis a Dolcino di Novara attraverso valdesi, umiliati, catari, amalriciani, apostolici e «santi» eretici.
 Conquistadores, pirati, mercatanti. La saga dell'argento spagnuolo, di Carlo M. Cipolla
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 Trama: A partire dalla metà del Cinquecento, una marea di argento proveniente dalle colonie americane, soprattutto Messico e Perù, prese a riversarsi sulla Spagna e poi sull'Europa. Il metallo prezioso viaggiò incessantemente da Occidente verso Oriente in pagamento delle merci orientali appetite dagli europei, le quali compivano l'itinerario inverso. Dalla Turchia alla Persia, all'India, alla lontana Cina, fu una rozza e pesante moneta d'argento, il "real de a ocho", a far funzionare il sistema di questo commercio su scala mondiale.
 Le tre rivoluzioni e altri saggi di storia economica e sociale di Carlo M. Cipolla
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 Trama:  Questo volume raccoglie i saggi che Carlo M. Cipolla ha via via pubblicato tra il 1945 e il 1985, e trae il suo titolo dal saggio che - come è chiarito dallo stesso autore - meglio rappresenta il suo modo di intendere e vedere lo sviluppo dell'Europa occidentale dal X al XIX secolo (con riferimento alla rivoluzione comunale, a quella industriale e a quella industriale). I tanti temi affrontati - tra i quali il declino dell'Italia e degli imperi, le professioni, le epidemie, la moneta, lo sviluppo demografico, le fluttuazioni economiche - inducono il lettore a riflettere sul processo che portò l'Europa al centro del mondo. Comune a tutti questi lavori è il gusto della chiarezza dell'esposizione e il rigore del ragionamento oltre alla sensibilità per il lato umano della storia economica.
 Istruzione e sviluppo. Il declino dell'analfabetismo nel mondo occidentale di Carlo M. Cipolla
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 Trama: Nella sua opera Cipolla si è spesso interrogato sul ruolo della cultura nello sviluppo delle società. Con questo scritto pionieristico ha aperto la strada agli studi sull'alfabetizzazione, sulla scuola popolare, sull'istruzione tecnica, sul contributo dell'istruzione alla crescita economica. Una ricostruzione che ci fa vedere meglio come ancora oggi, in ampie realtà del mondo in via di sviluppo, il problema dell'istruzione resti uno dei fattori chiave del decollo economico.
 Il meraviglioso e il quotidiano nell'Occidente medievale
 di Jacques Le Goff
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 Trama: Aspetti tanto avvincenti quanto poco trattati del Medioevo, che ne forniscono un quadro particolarmente vicino alle sensibilità contemporanee. Le fate, i draghi e gli altri esseri inquietanti che affollavano la fantasia popolare. I modi quotidiani in cui l'uomo si comportava: l'alimentazione, l'abbigliamento, le paure, l'emarginazione dei "diversi". Jacques Le Goff (1924) è tra i massimi storici del Medioevo.
 Lo sterco del diavolo. Il denaro nel Medioevo
 di Jacques Le Goff
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 Trama: Il denaro nel senso in cui lo intendiamo oggi è un prodotto della modernità. Non è un protagonista di primo piano del Medioevo, né dal punto di vista economico e politico né da quello psicologico ed etico; è meno importante e meno presente di quanto non lo fosse nell'Impero romano, e soprattutto assai meno centrale di quanto non diventerà nei secoli successivi. Dai pulpiti medievali risuona la condanna dell'avarizia come peccato capitale e le parole dei monaci e dei frati elogiano la carità ed esaltano la povertà come ideale incarnato da Cristo. Non l'accumulo, non la ricchezza garantiscono il buon vivere. La salvezza è nel dono e nel sostegno ai deboli. La pecunia è maledetta e sospetta, perché né il denaro né il potere economico sono arrivati a emanciparsi dal sistema globale di valori proprio della religione e della società cristiana. La moneta sonante tornerà a girare con i rifornimenti di metallo prezioso, con lo sviluppo dell'economia cittadina, con la fondazione alla fine del XV secolo di istituti di credito per la sussistenza di molti poveri e con la nascita di una sorta di mercato unico. Sarà una rivoluzione lenta e silenziosa a modificare i pensieri delle donne e degli uomini del Medioevo e della stessa Chiesa, una rivoluzione che ha nome "capitalismo".
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sardies · 2 months ago
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Al Padiglione Tavolara la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici
Sassari. Il Padiglione Tavolara ha accolto la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici, un momento in cui i laboratori di ricerca si aprono al grande pubblico e in particolare ai più giovani e alle famiglie. L’evento, che coinvolge nove regioni e oltre mille ricercatori e ricercatrici in tutta Italia, oltre a essere un modo per comunicare lo stato dell’arte della ricerca accademica,…
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saladinovasser · 2 months ago
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Insegnare ai giovani. Bello davvero.
E chissà, potresti anche essere bravo. Anche perché ripeto, scrivi in una maniera bellissima per il mio modestissimo parere quindi saresti bravo anche a spiegare, far capire.
E non so… non si può provare? Manca il coraggio?
Coraggio di cambiare intendo. Forse potrebbe essere quello che chiamano, uscire dalla propria confort zone. Manca questo presumo (Neanche io riesco).
Parlando di lavoro, non è tanto il coraggio, anche perché rimanendo in ambito lavorativo, non ho niente da perdere e la comfort zone non so neanche dove sia. Mancano in realtà un po’ di requisiti burocratici ma ci sto lavorando. Dopo 12 anni ho ripreso gli studi tre anni fa per conseguire la laurea magistrale ed essere abilitato all’insegnamento (avevo già la triennale).
Ho tra due giorni il mio ultimo esame e dopo la eventuale laurea, probabilmente dovrò fare il corso di abilitazione all’insegnamento da 60cfu (praticamente equivalente ad un master di II livello).
E dato che al momento con la laurea magistrale in filosofia e i crediti formativi accumulati nella mia carriera accademica sarei abilitato al solo insegnamento della classe di concorso A19 (Storia e filosofia) qualora volessi estendere le mie possibilità di insegnamento anche alla classe A18 (Filosofia e scienze umane) dovrei integrare alcuni crediti in psicologia e pedagogia con un apposito altro master di II livello sull’insegnamento delle scienze umane negli istituti secondari di II grado.
O se mi dice bene potrei tentare la carriera accademica continuando con il dottorato di ricerca dopo la laurea, ma sono un po’ troppo vecchio per questo ed ottenere la borsa di studio per il dottorato.
Di lasciare eventualmente il mio attuale lavoro per tentare l’insegnamento non mi interesserebbe nulla (a parte il problema di dover “mangiare” nel frattempo con mutuo e coniuge a carico), tanto sono 20 anni che lavoro nei più svariati ambiti in Italia e all’estero e non ho mai avuto la possibilità di rimanere in un posto a tempo indeterminato. Ho fatto il magazziniere, il libraio, l’agente immobiliare, il consulente commerciale, l’operatore fiscale al caf, l’impiegato amministrativo, ho operato nel servizio clienti nei settori dell’energia, IT, logistica, e-commerce, hotelleria e turismo, formazione, telefonia, pay tv, beni di consumo e food. Poi ho fatto il lavapiatti, l’aiuto cuoco, il cuoco, il pizzaiolo, il cameriere, ed il manager di ristoranti.
In tutto ciò se non ho mai ricevuto quella stabilità professionale ed economica che si conviene ad una persona della mia età ed esperienza sarà perché evidentemente non valgo quanto credo di valere. Ed oggi sono abbastanza disilluso in ogni sfera della vita, ma da giovane un po’ di entusiasmo ce l’avevo anche io…
Purtroppo ho perso un po’ troppo tempo a cercare una stabilità economica ed un tipo di vita che non ho mai trovato, ed ora che sono un po’ più avanti con l’età mi sono deciso, tardi, a cambiare. Ma nel frattempo la situazione si è fatta più intricata e non ho più quella libertà ed il tempo che avevo a 20 anni.
E comunque c’era una cosa in cui credevo di essere davvero bravo, ma anche lì la vita mi ha a suo tempo bastonato, ridimensionando la mia ύβρις. Ma questa è una storia lunga che merita un discorso a parte…
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scienza-magia · 2 months ago
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Assegnato l'IgNobel per l'anno 2024
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I bizzarri vincitori degli IgNobel 2024. Mammiferi che respirano dall'ano, piccioni alla guida di missili e vermi ubriachi: i protagonisti degli strampalati studi premiati con l'IgNobel. Si dice che i più grandi scienziati siano anche i più capaci di autoironia. Di certo ce ne vuole parecchia, per accettare di buon grado di essere insigniti di un IgNobel, il premio alle scoperte scientifiche che "prima fanno ridere, e poi riflettere". I vincitori dell'IgNobel 2024, annunciati nella serata del 12 settembre nella prestigiosa cornice del Massachusetts Institute of Technology, sede originaria del premio dal 1991 al 1994 prima che fosse spostato prima ad Harvard e poi online, non hanno deluso le aspettative degli amanti dei risvolti più bizzarri della ricerca accademica. Far entrare aria... da dove esce L'IgNobel alla fisiologia è stato conferito a un team di scienziati giapponesi e americani per aver dimostrato che molti mammiferi, inclusi topi e maiali, sono in grado di respirare con l'ano, perché possono assorbire ossigeno nella circolazione sanguigna se viene loro somministrato attraverso il retto. Anche se l'argomento può oggi far sorridere, il gruppo si era interessato al tema della ventilazione enterica, come è tecnicamente chiamata, durante i primi mesi della pandemia di covid, quando gli ospedali di tutto il mondo erano disperatamente alla ricerca di ventilatori meccanici per supportare i pazienti in crisi respiratoria. Le loro indagini erano state inizialmente ispirate dalle capacità del cobite (fam. Cobitidae), un piccolo pesce d'acqua dolce che sopravvive alla carenza di ossigeno grazie alla capacità di respirazione del suo intestino. Piccioni viaggiatori L'IgNobel per la Pace è stato assegnato postumo allo psicologo statunitense Burrhus Skinner (1904-1990), padre del condizionamento operante (che comporta tra le altre cose la tecnica del rinforzo, il premiare un comportamento positivo per facilitarne l'apprendimento). Tra i tanti esperimenti più "seri" Skinner, uno degli psicologi più influenti del Ventesimo secolo, né elaborò, nel 1940, anche uno folle che prevedeva di collocare piccioni vivi all'interno dei missili per guidarne la traiettoria, in un'epoca in cui ancora non esistevano le armi guidate. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale il progetto fu abbandonato, nonostante i primi test, con piccioni imbragati in uno speciale telaio che si spostava in base ai movimenti del capo degli animali, si fossero dimostrati molto incoraggianti. Vermi ubriachi e piante in pose plastiche Sempre gli animali sono protagonisti dell'IgNobel per la fisica, andato a un gruppo statunitense che ha dimostrato che anche una trota morta può nuotare, e dell'IgNobel per la Chimica, assegnato a un gruppo di Amsterdam che ha sfruttato la cromatografia (una tecnica di separazione delle componenti di una miscela) per distinguere i vermi sobri da quelli ubriachi. Scienziati tedeschi e statunitensi hanno vinto l'IgNobel per la Botanica per aver dimostrato che le piante vere imitano le forme delle foglie di quelle di plastica se collocate vicino a esse, un fatto che ha portato il team a ipotizzare che le piante "vedano". Placebo dolorosi L'IgNobel per la Medicina è andato a scienziati di Svizzera, Germania e Belgio che hanno scoperto che un falso farmaco che provoca effetti collaterali dolorosi può essere più efficace di un falso farmaco senza effetti collaterali dolorosi. In pratica, in certi casi gli effetti collaterali potrebbero aumentare l'efficacia di una terapia. Ricercatori di Francia e Cile hanno vinto l'IgNobel per l'anatomia per la scoperta del fatto che, benché la maggior parte delle persone abbia i capelli sul cuoio capelluto disposti in senso orario, ci sono più eccezioni a questa regola nell'emisfero meridionale. I ricercatori hanno confrontato le direzioni dei capelli a quelle prese dai tornado, che risentono dell'effetto di Coriolis e che tipicamente hanno venti che ruotano in direzioni diverse nell'emisfero settentrionale e meridionale. Ma i capelli non sembrano essere soggetti alla stessa regola. 101 anni? Sei sicuro? Una cinquantina di scienziati, soprattutto olandesi, ha dimostrato con i lanci di 350.757 monete la validità di una teoria sulla probabilità che vuole che quando si lancia una moneta, essa tende più spesso a ricadere nella stessa posizione da cui è partita. In altre parole, come in precedenza ipotizzato dal matematico della Stanford University Persi Diaconis, il lancio di una moneta non sempre il metodo migliore per effettuare una scelta del tutto casuale. La perseveranza di questi ricercatori è stata premiata con l'IgNobel per... la probabilità. L'IgNobel per la demografia è andato a scienziati dell'Università di Oxford che hanno scoperto che, molto spesso, le persone sulla carta più longeve sono vissute in luoghi che avevano registri delle nascite e dei decessi molto scadenti. Finale col botto L'IgNobel per la biologia è stato assegnato a due scienziati USA che nel 1940 avevano osservato come varia la produzione di latte nelle mucche quando si fa esplodere ripetutamente un sacchetto di carta accanto a un gatto che sta sul dorso. Dell'esperimento è stata fornita, nell'irriverente cerimonia anche una dimostrazione pratica, per fortuna usando un umano in costume da mucca e un gatto giocattolo. Read the full article
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